Prog. L'antiquarium Intercomunale
ad alto contenuto tecnologico.
Quì il progetto
"Le Grotte dei Vici"
Dati generali:
- L'area archeologica detta «Grotte dei Vici» è situata nel centro abitato del Comune di Marcellina in provincia di Roma, ci si accede su via Principe di Piemonte. Il sito ha un'estensione di ca. 1390,00 mq ed è distinta al catasto urbano al foglio n°4, particelle n° 23, 359, 463, 464,550.
E' presente il vincolo archelogico ex legge n. 1089/39, pertanto come area archeologica è sottoposta al vincolo di assoluta inedificabilità.
Nell'area, in situazione quasi totalmente ipogea, si trova una cisterna di età repubblicana che doveva servire all'approvvigionamento di acqua di una grande e lussuosa villa romana e che la sua collocazione si ipotizza al disotto la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Viste le sue dimensioni e quasi certamente è una delle più grandi e meglio conservate dell’Area Tiburtina-Sabina.
La costruzione si presenta con un'altezza variabile dai 2 ai 4 metri all’interno a causa dell'interramento nel corso dei secoli degli ambienti interni, oggi con alcuni saggi si è arrivati ad una misura di circa 7m ma la misura non è ancora definitiva, perché non si è arrivati fino al pavimento della cisterna.
La struttura ha una pianta essenzialmente rettangolare di dimensioni di circa 40m x 24m; è stata costruita internamente con sei navate, coperta ognuna con una volta a botte con al centro un lucernario del diametro di circa 90cm circondato da muretti di protezione alti 35 cm e quasi totalmente distrutti.
Ogni navata in senso longitudinale è fiancheggiata da dodici arcate e, per dare maggiore consistenza statica al manufatto ogni 10 metri sono state interposte sei arcate trasversali poggiate su pilastri a quattro imposte a croce.
Le pareti sono in opera incerta ricoperta da intonaco, il pavimento era in opus spicatum, di cui restano tracce.
Obbiettivi:
Il progetto prevede, attraverso la fase propedeutica della ristrutturazione e allestimento della cisterna romana, la sua conversione in un innovativo antiquarium ad alto contenuto tecnologico, che trasporterà come in una macchina del tempo, il visitatore in un viaggio che va dagli sconvolgimenti geologici ai nostri giorni (con la ricostruzione virtuale 3D degli scenari), coinvolgendolo in prima persona nell’evoluzione del nostro territorio come spettatore oculare e partecipe degli accadimenti.
Il progetto consente di legare alla valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, un circuito permanente di strutture e servizi (campi scuola, visite guidate, laboratori, ecc.) capaci di innalzare il livello di fruizione e accessibilità delle risorse culturali intese in senso ampio.
Il recupero, la valorizzazione, la fruizione e promozione integrata del complesso e diversificato patrimonio storico, archeologico e culturale del territorio, diventerà, quindi, condizione prioritaria per diversificare l'offerta turistica, nonché un fattore strategico della politica di riequilibrio e di sviluppo socioeconomico e culturale delle comunità locali. Il progetto è basato su un Sistema Informativo Territoriale in grado di offrire informazioni a valore aggiunto a diversi target di riferimento, tramite le informazioni in formato digitale archiviate su un apposito Data Base, con la possibilità anche di essere interrogato "in loco" (archeoguida), descrivendo il sito con immagini virtuali ricostruttive a confronto con l’aspetto reale del luogo, con il minimo impatto ambientale.
Inoltre tutta l’area sovrastante potrà diventare un centro di archeologia sperimentale per adulti e bambini organizzando campi scuola e laboratori permanenti, gestiti da personale locale, riuniti in un consorzio di sviluppo turistico Pubblico-Privato.